lunedì 9 settembre 2013

E io so...

Questo libro l'ho realizzato per la mia tesi di laurea all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ottenuta due mesi fa (luglio 2013), in illustrazione per l'editoria.

E' il primo libro scritto interamente da me. Qui parlo delle convinzioni assurde che si ha quando si è piccoli che ho fatto diventare "quello che i bambini sanno fare", finché qualcuno dice loro che non è vero e improvvisamente quella magia sparisce.

La narrazione è data da un elenco. Ogni bambino ha il suo nome e la sua doppia pagina, finché alla fine arriva la domanda "E tu? Cosa sapevi da bambino che adesso non sai più?".
Ecco che si ritorna al titolo che si presentava come un'anticipazione della risposta.

Questo libro è sicuramente adatto ai bambini perché loro ancora "sanno", ma l'ho rivolto agli adulti per far riprovar loro la libertà di visione dell'infanzia, così gioiosa, che poi inevitabilmente sfocerà nella malinconia per l'infanzia.

Claudio sa come tenere lontano dalla sua camera il lupo cattivo anche mentre dorme: ogni sera appoggia sul comodino i suoi occhiali girati verso la porta.
Eh sì, perché il lupo cattivo non vuole mica farsi vedere!

 Riccardo sa che i numeri arrivano fino a 59 perché l'orologio del suo forno a microonde, dopo aver segnato il 59, torna a zero.


Concetta sa che se mette del sale sulla coda dei piccioni avranno difficoltà a volare, così lei può riuscire a prenderli in un batter d'occhio...
Meglio che rubare la caramella al compagno di banco!

Paolo sa che con le scarpe nuove può correre più veloce.
Sì, perché le scarpe nuove hanno dei super poteri!


Laura conosce il trucco per fermare il tempo: se trattiene il fiato il resto del mondo si ferma e lei può fare quello che vuole...
Anche scappare via!

Roberto sa che, finché sarà piccolo, se si addormanta sul divano la mattina seguente si sveglierà nel proprio letto.

Ilaria sa che diventare grandi è difficile perché ci sono delle cose che da piccoli si sa bene... eccome se si sanno!
Ma una volta grandi ce le si dimentica...

giovedì 5 settembre 2013

Prigione di Pelle


Questo libro parla di un argomento molto attuale:
quello della violenza sulle donne.

Purtroppo al telegiornale si sentono spesso notizie di donne (soprattutto arabe) che senza un motivo vengono sfigurate dal loro compagno o dalla loro stessa famiglia, magari per aver adottato uno stile di vita troppo "all'occidentale", donne che perdono il volto, la loro identità, e nel peggiore dei casi la vita.

Questo mio libro vuole denunciare questo fatto vergognoso, ma dare anche la speranza a queste donne di avere nella loro storia individuale un lieto fine, anche se porteranno sempre sulla loro pelle gli indelebili segni di quella violenza.


"Prigione di Pelle".









Il Paese dei Grandi

Questa storia è stata scritta da un docente di lettere mio amico, Silvano Scaramuzza.

La storia parla di un gruppo di bambini che, vinto un concorso a scuola, va a visitare il Paese dei Grandi.
Qui incontrano i Grandi. Andavano tutti di fretta con le loro belle borse marroni, di pelle, di plastica, persino di stoffa a fiorellini. I Grandi non hanno mai visto dei bambini e non sanno nemmeno cosa sono.
Nell'arco della storia, bambini e Grandi imparano a conoscersi...
Finalmente arrivarono al Paese dei Grandi. Girarono gli occhi intorno nessuno era alla loro altezza, erano tutti Grandi e non c'era neanche un bambino.
Tutto era grande, così grande che non c'era posto per i piccoli...









fra 100 anni

Come sarà il mondo fra cent'anni?
Tra chirurgia plastica e clonazione...

La Pecora Dolly non sarà mai nera.


Disegno fatto per il concorso "2112, a hundred years later" delle scuole di illustrazione di Bologna, Amburgo, Parigi e Kyoto.
Scelto per l'esposizione, farà il giro di tutte e quattro le città.

lunedì 2 settembre 2013

persone





Bologna



Venezia



Che cos'è?


Facciamo un gioco.

Questo libro si intitola Che cos'è? ed è fatto a fisarmonica.
Pagina per pagina si vede un'immagine... una pera per esempio. Cos'è? Una pera!
Ma poi si legge sotto "è il risultato concreto o il prodotto di un lavoro materiale"... Mh, c'è qualcosa che non va! Guardiamo meglio il disegno...
Ah! Ma c'è una O vicino!... O+pera... OPERA!!!

Ogni pagina ha il suo giochino, ma poi se si apre tutta la fisarmonica viene da leggere le lettere in successione...
E cosa succede?!
Si legge "Questa è una storia".

Allora Che cos'è? Un'Opera, un Tasso o un Sorso?
No. Questa è una storia.






La nostalgia